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HeraLAB di
Forlì-Cesena
2020 - 2021

Selettore - Lab Forlì-Cesena

Diario incontro 2 Forli-cesena

HeraLAB 2° incontro 2021 - Ideare

Il 2° incontro  Ideare si è svolto in presenza.

I partecipanti del LAB di Forlì Cesena sono stati coinvolti in un processo di brainstorming che aveva come obiettivo quello di raccogliere i primi spunti progettuali da tradurre poi in idee e iniziative da realizzare sul territorio.

Per supportare e stimolare questo processo, all’incontro era presente Monica Diari, facilitatrice visuale, che ha sintetizzato con delle immagini tutta la fase di generazione delle idee.

 

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Diario incontro 0 2020 Forli-cesena

HeraLAB Forlì-Cesena incontro  “Ascoltare”

 

«Non chiedete cosa può fare il vostro paese per voi, chiedete cosa potete fare voi per il vostro paese».
Era il 1961 quando a Washington un giovane John F. Kennedy pronunciò queste parole subito dopo aver prestato giuramento come 35esimo presidente degli Stati Uniti d’America. Quelle parole volevano essere un monito per tutti i cittadini a prendere parte attivamente alla vita e al miglioramento delle loro città e comunità.

 

 

Oggi siamo nel 2020, e quello spirito, quelle parole, sono ancora un monito per tutti per partecipare in prima persona al miglioramento della qualità della vita del proprio territorio. La cornice cambia, non è quella della Casa Bianca: siamo al Grand Hotel Da Vinci di Cesenatico e un’azienda, il Gruppo Hera che dal 2002, anno della sua fondazione, ha fatto del “servire” il proprio territorio la base della propria mission, lancia una sfida ai principali rappresentanti della provincia romagnola di Forlì-Cesena. Sono le 16.30 di un martedì pomeriggio, l’azienda ha lanciato la sfida, il territorio ha risposto: inizia il primo HeraLAB della provincia di Forlì-Cesena con l’incontro #0: Ascoltare. D’altronde, nel tempo dell’emergenza climatica, dei Fridays for future è stata la giovanissima attivista svedese Greta Thunberg ad insegnare a tutti noi innanzitutto l’importanza di un gesto, semplice e immediato, come ascoltare. E’ il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli a dare il via i lavori. E’ entusiasta della possibilità di avere uno spazio dedicato all’ambiente e alla sostenibilità, tematiche ormai cruciali dopo l’esperienza dell’emergenza sanitaria, e alla condivisione di progetti di creatività legati al benessere del territorio. Il testimone passa a Massimo Vai, Direttore Centrale Strategia, Regolazione ed Enti Locali del Gruppo Hera che ricorda ai partecipanti come da anni lo scopo degli HeraLAB sia quello di implementare il rapporto di Hera con le realtà territoriali per dar vita a strategie mirate e continuative, in linea con le sfide della realtà. Michela Ronci-che si occupa del coordinamento degli HeraLAB a livello regionale .e Andrea Raggi-Area Manager del territorio di Forlì-Cesena spiegano le regole del gioco e invitano i partecipanti a riflettere su alcuni temi proposti dalla multiutility e considerati dall’azienda rilevanti per il territorio: raccolta differenziata, trasformazione dei servizi di igiene ambientale, impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti sul territorio, continuità del servizio idrico e qualità della depurazione, efficienza energetica, economia circolare e generazione Z. Divisi in due gruppi, gli imprenditori e i membri del tessuto economico e culturale della provincia romagnola possono iniziare a lavorare. Quello di Forlì-Cesena è il LAB con la più forte presenza femminile e sono proprio le donne dei due gruppi a ribadire l’importanza della cooperazione per dar vita a progetti di sostenibilità innovativi e realizzabili. Come ricorda Lia Benvenuti, Direttore Generale di Technè: ” Il Covid ha cambiato la nostra visione dell’ambiente e del lavoro, tutti abbiamo dovuto ripensarci e innovare i nostri business. Collaborando diamo un valore aggiunto al nostro lavoro, in squadra si raggiunge sempre un risultato migliore. Paola Sansoni, imprenditrice e Vice Presidente CNA Nazionale è sicura di sé e dice: “Dove si può espandere la visione può nascere qualcosa di veramente nuovo e realizzabile, non fantastico”. Poi è la volta di Benedetta Siboni, Professoressa di Scienze aziendali presso l’Università di Bologna, che ha particolarmente a cuore il tema della sostenibilità e racconta come sia colpita dalla “ trasversalità e dalla condivisione “ Mi occupo di materie connesse alla sostenibilità – dice –  Mi aspetto concretezza da questo LAB: io che per lavoro ho un approccio più teorico, trovo bello poter interagire con chi segue progetti concreti a favore della comunità. Ma soprattutto mi colpisce l’eterogeneità di questo gruppo e che ci sia stata data totale libertà sui progetti”. E infine Lisa Stoppa, Direttore del Centro Servizi per il volontariato di Forlì-Cesena, che sa bene quanto sia importante che la responsabilità sociale d’impresa porti benessere alla comunità, dal LAB si aspetta collaborazione e confronto per portare tutti assieme un contributo forte e incisivo per la propria terra. Ma quali sono i temi scelti dai due gruppi? Iniziamo dal Gruppo 1 di cui fano parte Lia Benvenuti, Paola Sansoni e Milad Basir, Loris Fusconi, Rocco De Lucia e Filippo Zamagni. Seduti attorno a un tavolo inizia il dibattito per decidere quali tra i temi proposti da Hera siano i più rilevanti per il territorio. Tocca poi a Filippo Zamagni, portavoce del gruppo 1 esporre le riflessioni del team di lavoro. Partendo dall’importanza della fantasia legata all’innovazione l’imprenditore forlivese racconta la parola chiave individuata dal gruppo: è il welfare il nodo centrale attorno al quale sviluppare i temi proposti dalla multiutility. Fare il bene del territorio, impegnarsi in prima persona per sostenere le fasce più deboli dei cittadini e le zone più a rischio degrado implementando le risorse che toccano aspetti legati all’ambiente e all’energia, come i sistemi di raccolta differenziata, di rigenerazione urbana e di efficientamento energetico. Il tavolo del Gruppo 2 è composto da Lucia Capodagli, Benedetta Siboni, Lisa Stoppa e Luca Bartoletti, Eugenio Battistini e Giuseppe Ricci. Il gruppo sceglie la voce di Eugenio Battistini per raccontare il lavoro fatto e subito si parla di concretezza. “I temi sono tutti importanti e cruciali per il nostro territorio, ma per essere veramente concreti scegliamo di puntare su progetti legati all’acqua e ai sistemi di raccolta dei rifiuti perché sono attività caratteristiche del Gruppo Hera e su cui viene da sempre misurata dai suoi utenti. Inoltre sono temi che come filo conduttore hanno l’obiettivo di migliorare il benessere e la qualità della vita del nostro territorio. A questi due argomenti colleghiamo anche una nuova parola chiave: la generazione Z, perché la sfida dei cambiamenti climatici ci impone di ascoltare e imparare dai più giovani e coinvolgerli laddove c’è la possibilità di sviluppare progetti concreti che impattano sulle generazioni più giovani”. Il dado è tratto. Individuati i punti cardinali del percorso del LAB ciò che resta da dire è: il lavoro è iniziato, al via il primo HeraLAB di Forlì-Cesena.

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Temi ed Iniziative - Forlì-Cesena 1

I temi rilevanti e la matrice di materialità

Nell’incontro #0 Ascoltare il LAB ha condiviso i temi rilevanti per il territorio. Durante il 1° incontro Conoscere il LAB ha posizionato i temi rilevanti all’interno di una matrice di materialità che incrocia le priorità per Hera e per gli stakeholder, classificandoli come alti, medi o bassi. Il posizionamento dei temi sulla matrice di materialità è un passaggio di grande importanza perché permette di generare una fotografia del punto di vista interno (azienda) ed esterno (stakeholder) e rappresenta uno dei tre criteri con cui verranno valutate le iniziative nel corso del 3° incontro Scegliere.

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Temi ed Iniziative - Forlì-Cesena 2

Il Piano delle iniziative locali del LAB di Forlì - Cesena

Il distretto calzaturiero di San Mauro Pascoli

Il Distretto calzaturiero di San Mauro Pascoli (Fashion Valley) è il più importante in Emilia-Romagna ed una eccellenza italiana a livello mondiale. Si compone di poco meno di 300 aziende che da sempre si distinguono per innovatività ed intraprendenza.

Per arrivare alla realizzazione concreta di progetti di transizione ecologica è importante comprendere i fabbisogni delle imprese e individuare azioni praticabili in questa specifica filiera produttiva.

Pertanto, nel perimetro del Distretto di San Mauro si ritiene di promuovere uno studio per ottenere una fotografia realistica delle varie topologie di scarti produttivi e di come, ad oggi, sono gestiti dalle singole aziende.

Occorre quindi avviare una analisi della filiera che consenta di individuare i processi principali, sui quali è eventualmente possibile innestare, con maggiore efficacia, iniziative di transizione ecologica.

Definire poi se nel Distretto si realizzano o sono potenzialmente realizzabili, forme di collaborazione tra le varie imprese che potrebbero innescare fenomeni di simbiosi industriale.

Promuovere nelle aziende i risultati dello studio condotto in collaborazione con le imprese e le associazioni di categoria, per individuare soluzioni concrete verso la circolarità. Ciò con l’obiettivo di favorire la messa in pratica di azioni virtuose su tutta la filiera.

Il Progetto si dovrà realizzare con il supporto tecnico del Gruppo Hera e in stretta collaborazione con le principali associazioni di categoria coinvolte nel presidio della filiera. Occorrerà valutare il coinvolgimento dell’università.

Alberghi green

Nell’ambito delle più recenti analisi di marketing turistico, è emerso che il tema della sostenibilità ambientale interessa, e quindi attrae con sempre maggiore insistenza, l’offerta turistica italiana.

Oggi l’esigenza degli operatori turistici, e degli albergatori più in particolare, è quella di trovare risposte concrete e strategie commerciali adeguate per consolidare nuovi mercati.

D’altra parte, nella ricerca di vacanze più sostenibili, gli ospiti ed i principali Tour Operator europei sono divenuti nel tempo più esigenti. Soddisfare questa domanda potrebbe costituire una futura chiave di successo per gli alberghi. In un’era di globalizzazione e post – Covid il tema della responsabilità ambientale delle imprese alberghiere potrebbe quindi rappresentare un elemento distintivo per gli albergatori.

Il progetto si propone di avviare una ricerca per la progettazione e la e promozione di forme di collaborazione (marchio/brand? protocollo? partnering commerciale?) che riuniscano e caratterizzino le strutture alberghiere (a partire da quelle di Cesenatico) con impostazione Green/Eco-Friendly.

Sarà necessaria la costituzione di un gruppo di lavoro formato da operatori turistici, aziende, associazioni di categoria per definire un piano di lavoro/fattibilità finalizzato a lanciare il progetto sperimentale Alberghi Green per la stagione turistica 2022.

Il progetto si dovrà realizzare con il coordinamento del Gruppo Hera e in stretta collaborazione con le associazioni degli albergatori e le amministrazioni comunali.

Protocollo con le associazioni di volontario

Le ultime ricerche sociologiche ci raccontano che le comunità locali e le imprese sono pronte ad affrontare la grande sfida della sostenibilità ambientale. Non sempre tuttavia l’obiettivo sostenibilità viene adeguatamente comunicato da Enti e Istituzioni e i vari target (in particolare giovani e fragili) non sono efficacemente coinvolti. Un gap da colmare soprattutto per le Aziende perché sempre di più le scelte dei cittadini saranno orientate proprio dall’approccio alla sostenibilità di prodotti e servizi.

Per accompagnare questo percorso di crescita verso la sostenibilità, si rende quindi necessario trovare nuove forme di dialogo che prevedano il coinvolgimento in particolare del Terzo Settore che, a seguito del Decreto legislativo 117/2017 (Riforma del Terzo settore), assume oggi un ruolo sempre più preponderante.

Per ingaggiare i diversi target delle comunità locali e, in generale, gli stakeholder dei vari progetti che avranno come obiettivi prioritari la riduzione dei rifiuti, la qualità della raccolta differenza e il miglioramento del decoro urbano, saranno attivati dei tavoli di lavoro e confronto strutturato con le Associazioni di Volontariato, con particolare attenzione alle varie rappresentanze giovanili. I partecipanti ai diversi tavoli potranno essere sia portavoce del mondo che rappresentano sia lo strumento per veicolare informazioni supportando Hera nella fase di comunicazione.

Il progetto si prefigge di attivare un tavolo di lavoro con il centro servizi di volontariato VolontaRomagna ODV per la stesura di un protocollo di collaborazione/intesa strutturato. Ciò al fine di definire iniziative di coinvolgimento e comunicazione (target imprese, utenze fragili, stranieri, anziani) e rafforzare i messaggi a sostegno dei progetti che l’Azienda promuoverà sul territorio.

Sono circolare?

Ogni anno l’economia mondiale consuma più di 100 miliardi di tonnellate di materie prime e ne riutilizza solo il 9%. Ecco perché si rende indispensabile l’affermazione dei principi di economia circolare che è la nuova dimensione economica che sta già trasformando il nostro presente e che inciderà sul nostro futuro, grazie anche al Green Deal europeo, piano d’azione lanciato nel 2019 per rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero.

Il progetto punta a rendere le persone, la gente comune più consapevole di cosa sia la circular economy; su quelle buone pratiche che l’individuo può scegliere di rispettare ogni giorno nella propria vita quotidiana, per migliorare l’impatto delle proprie azioni sull’ambiente che lo circonda.

Saranno selezionate le 10 buone azioni di circolarità più comuni sul fronte energia, acqua e rifiuti che le persone possono ritrovare e quindi attuare nel proprio vivere quotidiano. Con linguaggio semplice e a tutto tondo si realizzerà un Vademecum che riassumerà le più importanti azioni di circolarità.

Con il supporto di consulenti ed esperti, il vademecum sarà diffuso attraverso vari strumenti di comunicazione che saranno individuati come i più efficaci per informare i diversi target.

Partendo dalle informazioni già disponibili e che Hera ha diffuso anche attraverso altri strumenti di comunicazione e rendicontazione (es. Report, Bilancio di Sostenibilità, Rigenerazioni) si realizzerà una selezione delle buone pratiche e quindi di altrettanti comportamenti da inserire nel Vademecum.

Il progetto sarà supportato anche da attività di sensibilizzazione/comunicazione (visibilità su social e web).

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