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diario Ravenna 2018

In un assolato pomeriggio di metà aprile, tra i banchi della sede ravennate dell’Università di Bologna, a pochi passi dalla tomba di Dante Alighieri, si aggira un gruppo di studenti decisamente fuori corso. Sono i partecipanti di HeraLAB, una sorta di “scuola” dell’engagement territoriale che, dopo la prima edizione partita nel 2013, ha ripreso quest’anno da Ravenna (e, a poche settimane di distanza, Ferrara), con il primo incontro a gennaio, e prevedendone altri quattro fino ad autunno inoltrato. Come da programma, gli “studenti” hanno cambiato sede per il secondo appuntamento, quello dove si sceglieranno definitivamente i temi su cui lavorare. Trovata la sala, anzi, l’aula, preparata per accoglierli, i protagonisti si siedono e così si può iniziare. In poche ore i partecipanti del LAB dovranno dare una priorità ai temi rilevanti per il territorio, su cui concentrarsi per lo sviluppo di nuovi progetti. Per farlo, saranno prima supportati da approfondimenti a cura dei manager di Hera, poi scatterà il voto tramite un’app.
Due sono gli ambiti su cui sono stati chiesti chiarimenti alla fine dell’incontro #0: acqua e ambiente. A rispondere sono Emidio Castelli, Responsabile Acquedotto di Hera, e Andrea Bazzi, Responsabile Area Ravenna dei servizi ambientali di Hera. Il primo, appunto, interviene sull’acqua: manca un po’ la coscienza dei cittadini rispetto alla qualità di questo bene prezioso. «Facciamo tantissimi controlli, molti di più rispetto a quelli richiesti da legge», spiega Castelli. Le parole sono supportate dai numeri che diversi partecipanti si annotano. Dopo aver spiegato come e dove si effettuano questi controlli, è il momento del secondo intervento.
La fascia costiera di Ravenna e Cervia è il focus delle parole di Andrea Bazzi che mostra i dati sulla pulizia e sulla quantità di rifiuti prodotti. Nevio Salimbeni, dirigente CNA Ravenna, interviene subito con una domanda: «C’è un problema di raccolta differenziata tra alberghi e ristoranti, come possiamo risolverlo? Si deve ancora far capire che serve a tutti un comportamento civico». Bazzi ha la risposta pronta. Infatti, Hera negli ultimi anni ha messo in campo diverse attività su questo tema: «Un welcome kit per i turisti, un marchio esposto dalle piadinerie per far capire che sono attente alla raccolta differenziata, interventi nelle scuole. Alcuni suggerimenti arrivati proprio dal LAB». Il tema ambientale anima il gruppo e infatti arriva un altro spunto di riflessione da parte del professor Attilio Rinaldi, presidente della Fondazione Centro Ricerche Marine. «Dobbiamo fare qualcosa per salvaguardare le conchiglie che vengono percepite dalla maggior parte dei turisti come rifiuti. In realtà non lo sono e forse non tutti sanno quanto servano per la pulizia naturale delle spiagge. Occorre fare informazione». Il Responsabile di Hera prende nota, chiarendo che ci potrebbero essere degli interventi mirati alla loro conservazione.
Il confronto tra specialisti e i partecipanti del LAB è stato produttivo, ma ora è il momento di votare. «Avete scaricato tutti l’app?», chiede Carlo Cici, il facilitatore. Alcuni sono già preparati, altri lo fanno in tempo reale, altri ancora si fanno prestare lo smartphone. «Sarà più facile farlo che spiegarlo», commenta Carlo, mentre illustra la matrice di materialità. I partecipanti del LAB dovranno dare un voto a ogni tema identificato come rilevante durante l’incontro #0, per definirne la priorità. La valutazione del LAB sarà poi incrociata con le priorità segnalate da Hera e si definirà così un posizionamento definitivo dei temi.
Prima di passare al voto, c’è tempo per un ultimo giro di tavolo per chiedere informazioni alcuni argomenti: acqua, utenze deboli ed economia circolare sembrano i più papabili. Durante il voto cala il silenzio nell’aula, quasi fosse, appunto, il momento di un compito in classe. Poi scatta la domanda, inevitabile dopo quasi tre ore filate di lavoro: «Pausa?» I pasticcini sul tavolo sono diventati sempre più invitanti, così come il cortile dell’università per prendere un po’ d’aria e godersi il sole. Una volta terminati i conteggi, la matrice è completa e viene mostrata a tutti: “la gestione dei rifiuti a servizio dell’economia circolare”, “qualità e consumo dell’acqua di rete”, “acqua: risparmio e riuso” sono i tre temi prioritari per Hera e per il LAB.

I protagonisti del LAB sembrano soddisfatti del lavoro svolto. L’ultimo momento di concentrazione è per l’introduzione della piattaforma interattiva dove iniziare a proporre le prime idee e i progetti. Infine, prima di salutarsi con un aperitivo, la domanda sul luogo del prossimo incontro. «Dove lo faremo? Attendiamo l’invito da parte di qualcuno di voi», scherza Carlo. Qualcuno lo pensa, qualcuno lo dice sottovoce: il prossimo LAB sarebbe davvero forte organizzarlo in spiaggia.

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